ULTERIORI CENNI STORICI
Il paese venne distrutto una prima volta nel 1200: i Milanesi, dopo la sconfitta subita a Quinzano da parte dei Cremonesi alleati dei Bergamaschi, irruppero fino al confine di Bergamo e, nella ritirata, distrussero appunto Bolgare, oltre a Calcinate e Cologno. In seguito il paese venne confiscato ai Conti di Cortenuova, a cui apparteneva assieme ai Comuni limitrofi, in quanto avevano tradito l’alleanza con Bergamo; nel 1248 il poedestà di Bergamo costrinse il paese a partecipare alla distruzione del castello e del fossato di Cortenuova. Nel 1329 divenne parte della signoria Visconti.
Nel 1378 il paese di Bolgare venne distrutto una seconda volta dai Ghibellini di Brembilla, alleati ai Visconti: dopo l’assedio e il saccheggio vennero trucidati tutti i Guelfi del paese. In seguito, essendo posto sul confine tra le due grandi potenze dell’epoca (Milano e Venezia), fu spesso teatro di cruenti battaglie: durante una di queste l’esercito veneziano si accampò lungo il fiume Cherio, mentre Niccolò Piccinino, comandate delle truppe milanesi, occupava i castelli di Malaga e Costa di Mezzate; l’esercito veneziano, preso dal panico, si dette alla fuga abbandonando l’accampamento nel luogo che poi fu chiamato “campo della paura”, ora “campo priora”.
Del periodo medievale resta testimonianza di una torre appartenente al castello di proprietà di uno dei membri della famiglie Colleoni. Altre strutture risalenti all’alto medioevo sono presenti sul territorio: gli Oratori di Santa Maria di San Pietro e la Parrocchiale di San Martino, dal XVI secolo la sede della parrocchia fu trasferita in S. Pietro dentro al castello.
Bolgare visse altre vicissitudini legate ai passaggi di proprietà: nel 1428 il paese passò sotto il controllo della Serenissima, ed è in questo periodo che si sviluppò sul territorio l’agricoltura e l’industria tessile.
Nel 1610 arrivarono “i bravi” del Conte Calepio, che si scontrarono proprio a Bolgare con il Capitano di Bergamo, e nel 1630 nel borgo arrivò la “morte nera” (la peste).
Il controllo delle Repubblica di Venezia, su Bolgare, si protrasse fino al 1797 quando venne occupata dalle truppe napoleoniche che resero il territorio parte della Repubblica Cisalpina; anche in questo periodo il borgo continuò le sue principali attività ovvero l’agricoltura, le cui coltivazioni principali erano il frumento, granoturco, vite e bachicoltura; inoltre in questo periodo i grandi proprietari agricoli, come i Terzi, I Berlendis e i Gritti, eressero belle dimore.
Nell’epoca più recente, più precisamente a metà dal XX secolo, risalgono gli insediamenti industriali che hanno contribuito ad un notevole sviluppo demografico del paese.
Lo stemma del Comune è un Semipartito troncato: nel primo, di colore rosso; il secondo d’oro e nel terzo nero. Gli ornamenti esteriori del Comune, si tratta dello stesso stemma dei Terzi anticamente possessori di gran parte del territori di Bolgare.