COS’E’ IL PGT?
Il PGT, Piano di Governo del Territorio, è il principale strumento della pianificazione comunale che, a seguito della L.R. 12/2005, va a sostituire il vecchio Piano Regolatore Generale.
Il PGT è costituito da tre distinti documenti:
1. Documento di Piano (DdP)
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individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento, conservazione che hanno valore strategico per la politica territoriale, indicando i limiti e le condizioni che li rendono ambientalmente sostenibili e coerenti con le previsioni di livello sovracomunale;
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determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo tenendo conto della riqualificazione del territorio, della minimizzazione del consumo di suolo, della definizione dell’assetto viabilistico e della mobilità, della possibilità di utilizzo e miglioramento dei servizi pubblici e di interesse pubblico;
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individua gli ambiti di trasformazione, definendo i relativi criteri di intervento, preordinati alla tutela ambientale, paesaggistica e storico-monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica, se in tali ambiti sono comprese aree qualificate a tali fini nella documentazione conoscitiva.
Il DdP è quindi l’atto in cui si individuano gli obiettivi di sviluppo, le strategie e le politiche d’intervento per il futuro uso e assetto del territorio comunale, ovvero: gli ambiti di trasformazione e le aree non soggette a trasformazione urbanistica; gli ambiti del tessuto urbano consolidato e le aree secondo la diversa destinazione d’uso (agricola, residenziale, produttiva, commerciale, etc.); le aree da destinare a servizi (attrezzature pubbliche o di interesse pubblico quali le scuole e gli impianti sportivi, il verde urbano, i corridoi ecologici, etc.); le aree per le infrastrutture della mobilità e comunicazione; le aree di valore paesaggistico ambientale ed ecologico e le associate previsioni di salvaguardia; le aree a rischio ed i relativi vincoli.
2. Piano dei Servizi
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contiene i dati sulla popolazione, sull’utilizzo dei servizi pubblici, sulla mobilità, ecc.;
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identifica la necessità di nuovi servizi pubblici da parte della popolazione;
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individua le aree e gli edifici esistenti e da realizzare per attrezzature pubbliche o di interesse pubblico, le aree verdi di interesse ambientale
3. Piano delle Regole
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individua le aree destinate all’agricoltura, quelle di valore paesaggistico ambientale e quelle non soggette a trasformazione;
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stabilisce le volumetrie e gli indici consentiti.
Tra i tre atti sopra citati, la normativa lombarda prevede che sia sottoposto a VAS il solo Documento di Piano.